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il gabbiano

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Messaggio  veronica Mar Feb 02, 2010 6:40 pm

Si erano conosciuti , una sera d’estate durante una festa sulla spiaggia. Lei era sola , il marito l’aveva lasciata per un’altra e nonostante fosse ancora scossa da quell’evento aveva deciso di reagire e prendersi una boccata di vita,perché la vita non finiva lì davanti alla banchina del porto mentre una nave prendeva il largo portandosi via una parte di lei , la vita continuava e lei era ancora troppo bella e giovane per rinunciare a vivere. Lui era rimasto colpito dal suo sguardo dolce e malinconico , era un turista come tanti in quella calda estate e non conosceva nessuno che potesse presentargliela, così rimase per un po’ a guardarla mentre era seduta al tavolo del baretto sulla spiaggia a sorseggiare un long drink circondata dal fumo di una sigaretta. Lei si era accorta di quegli occhi che la scrutavano erano occhi chiari , luminosi e molto fascinosi e abbozzo un mezzo sorriso senza guardarlo, poi prese il bicchiere , si alzò e scese i tre gradini di legno che la separavano dalla spiaggia , si tolse i saldali e si incamminò fino alla riva. Per Lui fu come un invito e con discrezione poco dopo le si avvicinò portandosi a un passo da lei Sentiva il suo respiro sulle spalle nude , il cuore le batteva a mille, quello sconosciuto stava per infrangere i suoi silenzi , la sua solitudine , una luce nuova le illuminava il viso sotto il riflesso di una luna complice, finché lui non le parlò avvicinandosi al suo orecchio , le parole che udì , non le diedero la forza di muoversi e girarsi di scatto come sarebbe stato normale , restò lì ,immobile ad ascoltare la sua voce.
Dentro una conchiglia
cerco la tua voce
portata da un’onda del mare
La sento come una carezza
sulla pelle salata
a ridarle freschezza
come un bacio
su labbra assetate
da questa arsura

Si apre la conchiglia
e mi mostra il tuo cuore
batte in fretta
nell’attesa del sogno
e alzo gli occhi verso l’orizzonte
involando i pensieri
mentre il sole dipinge il cielo
col mio sangue
e la luna già alta
mi sbianca il viso

In ginocchio sulla sabbia
stringo la conchiglia al cuore
e chiudo gli occhi
inalando salsedine
che brucia l’anima
e stordisce i sensi
ubriacandomi di te.
Era sveglia, non stava sognando , per la prima volta in vita sua , un uomo le aveva sussurrato irresistibili parole d’amore che mai nessuno aveva pronunciato per lei . Mille pensieri in un nanosecondo passarono per la sua mente ,un elenco interminabile di cose che non aveva mai avuto , che mai aveva provato e adesso aveva poco tempo per decidere se rinunciare ancora o tuffarsi in quel mare calmo che dolcemente l’abbracciava . Ma non fece in tempo a finire i suoi pensieri che le sue labbra si ritrovarono sulla bocca di quello sconosciuto in un bacio pieno di passione. L’alba li ritrovò abbracciati sulla spiaggia come due perle nella stessa conchiglia che un sole indiscreto cominciava a schiudere. La notte era stata colma di carezze e baci , di racconti intessuti di lacrime e sorrisi , aveva affidato la sua ’anima a quell’uomo come un veliero affida la sua sorte all’ancora in un mare in tempesta per non perdersi nell’infinito , Lui aveva ascoltato la sua voce ma senza sentire, perso nel blu di quegli occhi da cui non riusciva a staccare lo sguardo, le sue mani tra i capelli appena mossi dal vento leggero della notte e carezze sul viso per scacciare quella immensa malinconia . Adesso il sole era alto e lei provava una gioia infinita , sentiva calore dentro e fuori a togliere il gelo di giorni e giorni . Lui la prese per mano e sulla spiaggia ancora deserta si tuffarono in quel mare che era stato unico testimone del loro incontro e che sarebbe stato colonna sonora di quella immensa emozione , giocarono con le onde come due bambini al primo bagno d’estate , con la voglia di ridere e gridare la spensieratezza di quel momento così unico . Non erano certo due ragazzini al primo amore , ognuno portava sulle spalle la sua storia ma adesso non esisteva il passato e nemmeno il futuro ma quel presente così pieno e ricco di emozioni da far dimenticare tutto ,passarono insieme due giorni indimenticabili il cui ricordo li avrebbe accompagnati per il resto dei loro giorni. La sera in un localino sul mare cenarono a lume di candela e a lei sembrava di vivere una favola che le era stata concessa da una forza misteriosa forse per ripagarla di tante lacrime . A un tratto , lui le prese la mano e la strinse forte ,guardandola negli occhi, ma il suo sguardo era triste, le parole che stava per pronunciare non le sarebbero piaciute e lui temeva di farle ancora del male , cercò dentro di sé le parole migliori per rendere la notizia che stava per darle meno dolorosa possibile , ma non le trovò , decise allora di essere diretto e senza pensarci troppo le disse che l’indomani mattina sarebbe dovuto ripartire per la sua isola e chissà quando si sarebbero potuti rincontrare . Lei tacque mentre nella sua mente ripassava la notte d’amore sulla spiaggia , le carezze i baci . dentro sé sentiva l’urlo della sua anima che diceva NO , era stato solo un bel sogno che stava per svanire e lei si sarebbe ritrovata da sola in un letto vuoto. Strinse forte la mano di lui fino a fargli male e lui vide le sue lacrime senza fine rigargli il bel volto Uscirono dal locale e lui l’abbraccio forte quasi a volerla far entrare dentro sé per portarla via, poi salirono nella camera d’albergo dove lui alloggiava e fecero l’amore per l’ultima volta .
Guardami
e dimmi cosa vedi nei miei occhi

cerca l’azzurro del mare
scrigno dei miei segreti
adagiato sul fondo
e te li svelerò uno ad uno

sprofonda nel nero della notte
custode silenziosa dei miei sogni
udrai il pianto delle mie delusioni
il respiro delle mie solitudini

cattura la luce delle stelle
è la forza
la determinazione
che spinge avanti la mia vita
te ne farò dono quando ne avrai bisogno


bruciati col rosso fuoco
della passione ,
l’amore che scoppia dentro
un treno veloce
che deraglia ad ogni stazione
ma raccoglie i rottami e riparte

guarda questo arcobaleno
fatto di tristezza di malinconia
di dolcezza di rabbia d’amore
di lacrime
un’esplosione di colori
un gioco d’artificio
che ti offro ad ogni sguardo

se riesci a vedere
tutto questo
vedrò il tuo sorriso
e le lacrime sul tuo viso
guarderò dentro ai tuoi occhi
e mi specchierò in te.

era arrivato il momento di dirsi addio, ma sarebbe stato un addio? Quel che avevano vissuto in quei pochi giorni , contava tutta una vita , era stata passione forte intensa , un’onda che li aveva travolti senza dargli il tempo di realizzare in cosa stavano annegando , forse non era Amore , ma solo il bisogno di sentirsi ancora desiderati , di provare emozioni per troppo tempo negate , di sentire ancora il calore di un corpo che ti cerca e ti avvolge scacciando per un momento la solitudine . Lei si rese conto che ciò che aveva vissuto era stato un dono che doveva portare nel cuore con dolcezza, senza rancore per poterlo vivere ancora nel ricordo ogni volta che la sua anima avrebbe avuto bisogno di una piccola luce per non morire.
Lo bacio a lungo e sorridendo lo saluto con queste parole

Laggiù ,
l’isola che non c’è,
dove posano i pensieri
e si materializzano i desideri,
dove l’impossibile è reale
e il sogno vive.

Laggiù ,
è la nostra casa
fatta di bagliori di luce,
colorata dal nostro sorriso,
senza porte e finestre,
riscaldata dal nostro amore
e le risa sono la nostra musica ,
le corse su una spiaggia
dove ogni granello è un diamante
che brilla solo per noi.

Laggiù
ti vedo come io ti voglio,
pensiero inquieto
che tormenta la mente
con veleni di miele
e spade di seta.

L’aereo si alzò dalla pista portandosi via quel bianco Gabbiano che si era riposato tra le sue mani. Seguì quel volo sorridendo finché non scomparve.
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